Spesso si parla di sostanze come alcol e droghe, pesanti o leggere che siano, di come queste influiscano sui giovani e come siano lo specchio del cambiamento socio-economico del paese.
Oggi però bisogna considerare un altro tipo di dipendenza che sta prendendo sempre più piede in Italia, complici anche i nostri governi che hanno legalizzato il processo: la dipendenza dal gioco, inteso come gioco d’azzardo.
Sempre di più sono i siti internet dove è possibile giocare online, sempre più numerose sono le sale scommesse che nelle loro pubblicità hanno bisogno solo di una frase per essere tutelate legalmente: “il gioco è vietato ai minori di 18 anni è può causare dipendenza patologica”.
Secondo le ultime stime in Italia 700 mila persone soffrono di dipendenza dal gioco e ogni anno il numero di persone che si rivolgono ai Serd, un servizio della Asl per le dipendenze, aumenta del 50%. La maggior parte sono uomini intorno ai 40 anni ma il fenomeno è in aumento anche nelle donne che vengono affascinate spesso dai gratta e vinci; spesso viene accompagnato da crimini, molti infatti rubano o truffano per potersi permettere la giocata, ed ad l’ uso di altre
sostanze. Il gioco diviene una vera e propria droga che ha scopo di compensazione, bisogna capire da cosa. In genere, dicono gli esperti, il primo stop al gioco arriva in tre mesi, ma ci vogliono quattro anni per considerarsi al sicuro, e il
rischio di ricaduta è alto. Insomma a questo punto la vera scommessa diventa la guarigione.
di Andrea Poliseno