In scaletta anche la definizione di uno schema di decreto legislativo delegato per il riordino della legge quadro 21/1992 ripartendo dal testo proposto dal governo. Tali decreti “dovranno includere tutti i temi, già concordati con le categorie a suo tempo, tra cui miglioramento del sistema di programmazione e organizzazione su base territoriale, regolazione e salvaguardia del servizio pubblico, necessità di migliorare i servizi ai cittadini evoluzione tecnologica del settore, lotta all’abusivismo, migliore incontro tra domanda e offerta”.
In risposta agli impegni assunti dal Governo, i tassisti hanno deciso di concludere immediatamente la protesta e di riprendere il servizio.
Questa soluzione supera di fatto il contenuto dell’emendamento al Milleproproghe a firma di Linda Lanzillotta che ha scatenato la protesta.
Il ministro Delrio, intervistato dal Corriere della Sera, ha chiarito innanzitutto che il governo non ha ceduto alla piazza: “Le sigle che abbiamo convocato non erano in piazza e hanno preso le distanze da quello che è successo. Ci confrontiamo con chi vuole trovare una soluzione non con chi vuole incendiare il Paese”. Innanzitutto dal ministero arriva un secco no a UberPop, l’app destinata agli autisti senza licenza. “Ma non è questo il problema: già adesso non è ammesso” e comunque “una differenza con i taxi deve rimanere”.
Quindi per gli Ncc non ci sarà l’obbligo di rientrare nel garage di provenienza ma comunque rimane una indicazione “territoriale”. “Ma il nodo della territorialità deve restare – precisa il ministro – così come vanno rafforzati i controlli: se uno ha la licenza in un paesino delle Marche e poi lavora tutto il giorno a Milano, mi chiedo se è concorrenza o concorrenza sleale”.
Secondo Delrio poi: “Non è detto che tutto il vento nuovo faccia bene per forza. Siamo aperti all’innovazione, che in molti campi sta migliorando le nostre vite. Ma non è un bene a prescindere. Dipende da cosa fa, da come lo fa, dalle conseguenze. I fattorini in bici che portano le cene a casa per tre euro l’ora, per dire: sono innovazione o sfruttamento?”.
Il Ministro commenta infine la presenza della sindaca di Roma, Virginia Raggi, in piazza con i tassisti: “Un sindaco deve assumersi le sue responsabilità, non scaricarle sugli altri. E un buon sindaco non carezza il pelo alla piazza, dando ragione a una categoria per volta. Semmai le scontenta un po’ tutte e poi trova la giusta mediazione. Proprio quello che stiamo facendo noi sui taxi”.
Fonte: www.ilsole24ore.com
Di Benedetta Carulli