Stalker: se lo conosci lo eviti

Sono sempre più frequenti le notizie che ci pervengono dalla cronaca sull’uccisione di donne da parte di partner o ex partner. Fatti tragici, ma rappresentano solo la punta di un iceberg. 

Un fenomeno allarmante e ben più ampio e variegato, quello della violenza di genere nella coppia che si declina in vari modi pur sempre dolorosi .
Anche nel momento in cui queste donne riescono a farsi forza per cercare di uscire dalla tragica situazione in cui si trovano, lasciando il partner violento, spesse volte è il partner a non voler lasciare loro. Da abusante e maltrattante, il partner sentendosi abbandonato si trasforma in uno stalker, per cercare di recuperare il controllo sulla sua vittima e impedirle di avere una vita “normale” lontano da lui.
Lo stalker, può essere definito anche molestatore assillante, ed è sempre più spesso una figura correlata con il femminicidio. Infatti le caratteristiche che lo contraddistinguono sono quelle di: intrusività ed insistenza, non regge la distanza, il rifiuto, necessita di “dosi di presenza” dell’altro sempre maggiori, nega la realtà perché troppo dolorosa e nega la mancanza d’amore.
Nonostante il fatto che su questo fenomeno ci sia soprattutto negli ultimi tempi una grande copertura mediatica, resta un problema che necessita di maggiore attenzione e impegno a livello istituzionale per essere opportunamente contrastato. Occorrerebbero interventi in più ambiti volti alla prevenzione, al cambiamento delle condizioni sociali e culturali.
Sarebbero necessarie maggiore informazione, educazione e sensibilizzazione sul tema della violenza, precisi interventi legislativi, nonché alla cura e tutela delle donne maltrattate.
di Annalisa Panetta

Leave a Reply