Scuole sicure? Ma anche no! Ripartiamo dall’infanzia

La scuola è il luogo più frequentato, secondo solo alla propria abitazione, da ognuno di noi per quasi tutti i primi 20 anni della propria vita. La scuola può considerarsi quasi come una seconda casa, e coma tale viene spesso percepita come luogo sicuro e privo di pericoli. Bene, così non sembrerebbe essere.

Questo 18 settembre è stato presentato il XII° Rapporto nazionale su sicurezza, qualità e accessibilità a scuola, realizzato da Cittadinanzattiva. L’indagine ha preso in considerazione circa 200 scuole del territorio nazionale, frequentate da circa 70mila studenti e 7mila insegnanti. Dall’indagine emerge che il 65% delle scuole monitorate è situata in zona a rischio sismico, il 24% in zona a rischio idrogeologico, il 7% in zona a rischio industriale, il 5% a rischio vulcanico, quattro edifici su dieci hanno una manutenzione carente, oltre il 70% presenta lesioni strutturali, in un caso su tre gli interventi strutturali non vengono effettuati.
Il Dipartimento di Protezione Civile collabora con Cittadinanzattiva per la formazione e sensibilizzazione nelle scuole sui comportamenti da adottare per la sicurezza, l’evacuazione e le buone pratiche di auto protezione. Il problema però da tenere presente è la carenza strutturale degli edifici stessi che non solo, come abbiamo detto, sono soggette a grandi percentuali di rischio naturale e industriale, ma non sono neanche soggette a regolare manutenzione e/o ristrutturazione.
Con un ambiente scolastico di questo tipo forse la formazione andrebbe accompagnata da qualche altro tipo di intervento.
Ripartiamo dalle scuole per dare ai figli di tutti ambienti sicuri dove vivere le proprie giornate.
 
di Valerio Lofoco

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