Durante il Congresso Europeo sull’Obesità, tenutosi a Praga dal 6 al 9 maggio, sono stati presentati i risultati di un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Institut d’Investigació Sanitària Pere Virgili di Reus (Spagna), guidati dal Dott. Jordi Salas-Salvadó.
Lo studio si inserisce all’interno del progetto PREDIMED, iniziato nell’ottobre del 2003 e nato per studiare l’efficacia della dieta mediterranea come strumento di prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Circa 7000 i partecipanti allo studio, principalmente soggetti asintomatici ad alto rischio cardiovascolare, sottoposti ad un questionario alimentare nel corso di 5 anni.
Nei risultati dello studio, il valore più alto dell’assunzione delle proteine totali è stato associato al rischio elevato di aumento del peso nei casi in cui le proteine sostituiscono i carboidrati, ma non i grassi; il valore più alto dell’assunzione delle proteine totali è stato invece associato al rischio elevato di morte dovuta a varie cause quando le proteine sostituiscono sia i carboidrati che i grassi. Il rischio aumenta soprattutto nei casi di assunzione di proteine animali.
In poche parole, una dieta povera di carboidrati e altamente proteica aumenterebbe, nel lungo termine, il rischio di prendere peso e persino di morte nella popolazione mediterranea ad alto rischio
cardiovascolare.
Sembrerebbe quindi che, ancora una volta, la dieta mediterranea risulti essere la migliore per la nostra salute.
di Marta Mazzara