Prima della pausa estiva, ho pensato di porre l’attenzione sul tema spinoso dei mezzi pubblici a Roma. Ho posto, dunque, ad amici e conoscenti la domanda: “ Cosa pensi della situazione del trasporto romano ? ” e, queste, sono state le loro risposte:
Gloria, 30 anni, hostess: “ Posso esprimere solo il mio disappunto. Non voglio essere retorica, ma la condizione non è delle migliori: orari non rispettati, pensiline vacanti, autisti arroganti e maleducati che non si fermano nemmeno davanti alle fermate tirando dritto… Ho solo da dire cose sgradevoli… è meglio fermarsi qui.”
Claudio, 66 anni, autotrasportatore: “ Se non vogliamo tenere presente i trenta-quaranta minuti di attesa media, vorrei parlare del costo aumentato del biglietto per stare in mezzo ad altre persone trasportate come sacchi di patate, sballottate qua e là, delle corse che saltano in continuazione…un vero inferno. A mio avviso, alcuni mezzi sono vecchi, inquinano, hanno pneumatici scadenti, si fermano spesso per rotture, causando notevoli ingorghi nel traffico, non vengono controllati… i motori perdono olio ( basta dare uno sguardo alle chiazze presenti sull’asfalto dei capilinea).”
Stefania, 32 anni, segretaria: “ A causa della crisi sono stata costretta ad abbandonare la macchina e a recarmi a lavoro con l’autobus. Il tragitto è abbastanza lungo: due mezzi e quarantacinque minuti di metro, solo se gli orari sono rispettati. Altrimenti vuoi un guasto tecnico, uno per la pioggia, il traffico, ecc. ci vogliono quasi tre ore. E poi la pulizia che non esiste… le vetture sono sporche, a volte alla gente sembra di soffocare con l’aria condizionata inesistente… e di questi tempi se ne sente un gran bisogno…”
Marco, 75 anni, pensionato: “ Ho vissuto per molti anni in Germania e vi posso assicurare che non c’è paragone tra i servizi offerti dalla città di Monaco e Roma. E’ efficientissima e ha un’ottima rete per spostarsi… è decisamente valida… La capitale è martoriata anche dagli scioperi: ogni dieci giorni ce n’è uno! Non voglio negare il diritto di manifestare… ma mi sembra un po’ troppo per i nervi dei romani!! E poi se gli stessi dipendenti protestano, un ragione dell’inefficienza ci sarà pure…”.
Ho riportato solo alcune delle tantissime opinioni ascoltate. Tutte, più o meno, hanno messo in luce gli stessi problemi: poca pulizia, alcuni addetti/e alle biglietterie e conducenti molto offensivi, orari non rispettati, attese infinite, costo eccessivo del biglietto, ecc. Il quadro non è certo idilliaco. Senza dubbio ci sono anche dipendenti e dirigenti che svolgono egregiamente il loro lavoro, ma occorre prendere atto che molti cittadini parlano di un servizio offerto pessimo.
Tenendo presente che la sola Parigi ha ben sedici linee di metropolitane e millecinquecento autobus, si dovrebbe pensare a limitare il danno di immagine alla città che, in varie classifiche, non appare sempre ai primi posti per il trasporto pubblico. Occorrerebbe, a mio avviso, offrire un servizio di qualità non tagliando i costi e cercando nuovi investimenti e finanziamenti. Questo, per la città, sarebbe un ottimo biglietto da visita e per i romani e i turisti, che rappresentano un’importante voce per l’economia, rappresenterebbe minori perdite di tempo, minore stress e meno traffico per un’aria più pulita. Se desse importanza alle lamentele dei consumatori, l’ATAC, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico a Roma, ne trarrebbe grandi vantaggi. Potrebbe competere con le grandi capitali europee, potrebbe essere presa anche a modello, potrebbe incutere rispetto per le proprie qualità e la propria fama. Speriamo in un futuro prossimo, ma non lontano, in cui le carrozze della metro, dei trenini, gli stessi autobus siano privati da ogni genere di sudiciume o sporcizia, in cui tutto è ordinato e perfetto, in cui gli orari sono rispettati, in cui … viaggiare diventa un vero piacere. Sognare è bello… se poi, diventa realtà, è ancora meglio.
di Vania Angelucci