Il decreto firmato oggi da Zingaretti abolisce infatti il contributo regionale aggiuntivo al ticket nazionale introdotto nel 2008: si trattava di 15 euro per risonanza e tac, 4 euro per la prestazione specialistica ambulatoriale e 5 euro per la fisiokinesiterapia.
Non sono dello stesso avviso i Cinque Stelle, che sul blog di Beppe Grillo si scagliano furiosamente contro il Presidente del Lazio: “Ospedali nuovi di zecca e perfettamente funzionanti! Nessuna attesa per fare esami urgenti! Case della salute che lavorano alla perfezione! Zero fila ai pronto soccorso! Nessuna coda al Cup per pagare i ticket degli esami! La sanità nel Lazio non è mai stata così perfetta. O forse no???”. E ancora: “Lunedì 14 novembre ci sarà un Consiglio Straordinario Regionale dedicato alla sanità che si trasformerà nella solita passerella per il Pd di Nicola Zingaretti per raccontare che nel Lazio va tutto benissimo e siamo i migliori d’Italia, d’Europa e del mondo intero. Re Zinga snocciolerà (come al solito) numeri su numeri per dimostrare che (come sempre) ha ragione. O forse no???”.
Il Movimento ha perciò lanciato una campagna social via Twitter e via mail, e tramite l’hashtag #sbugiardiamozingaretti chiedono ai cittadini di inviare frasi che descrivano la loro “esperienza per prenotare un esame, per fare una visita in ospedale, per trovare assistenza sanitaria in una ‘casetta della salute’ della vostra città. Prepareremo tutti insieme una bella sorpresona per Zingaretti e faremo parlare nell’aula del Consiglio regionale del Lazio ognuno di voi!”.
A rincarare la dose ci pensa poi Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e leader della Destra, che in una nota su Facebook scrive: “Zingaretti annuncia fuffa con un taglio ticket di appena venti milioni. La corruzione in sanità costa ai cittadini del Lazio 600 milioni di euro l’anno. Controlli i ladri anziché fare propaganda sulla pelle dei malati”.
Fonte: www.regione.lazio.it
Di Benedetta Carulli