Il 10 aprile è stato firmato dal presidente Nicola Zingaretti il decreto con cui la Regione Lazio ha deciso di adottare il Catalogo unico regionale (CUR) come strumento per la prescrizione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e per la successiva prenotazione ed erogazione.
Il catalogo va ad aggiungersi al nomenclatore tariffario regionale, che rimarrà lo strumento di riferimento per il rimborso delle prestazioni e la compartecipazione da parte degli assistiti. Ad oggi il CUR contiene oltre 4 mila prestazioni prescrivibili a carico del Servizio sanitario regionale in modalità dematerializzata da parte dei medici della Regione Lazio. In questa prima fase di applicazione i medici possono, qualora lo ritengano opportuno, integrare la descrizione presente nel catalogo con ulteriori specifiche ed indicazioni utili per l’erogatore, utilizzando il campo “note” presente nella ricetta dematerializzata.
“Si tratta di un passaggio strategico del percorso che stiamo facendo da tre anni per immettere nel sistema sanitario regionale forti dosi di innovazione a base di semplificazione, trasparenza e chiarezza: elementi indispensabili anche per azzerare fenomeni negativi,” ha commentato il presidente Zingaretti. “L’introduzione del Catalogo permetterà infatti di passare alla ricetta dematerializzata anche per quanto riguarda la prescrizione delle viste specialistiche”.
Di Benedetta Carulli