Quando le pari opportunità sembrano solo un sogno, il caso dei celiaci

Su segnalazione dei consumatori, abbiamo appreso che, con riguardo all’erogazione gratuita degli alimenti senza glutine, il celiaco ha diritto all’erogazione di prodotti dietetici con un budget a disposizione differenziato secondo si tratti di persone di sesso femminile o maschile.

Infatti, come è precisamente descritto nel sito internet dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC), per le persone di sesso maschile è previsto un rimborso mensile di € 140,00, mentre per i soggetti di sesso femminile € 99,00.  È evidente che, dalla lettura dei dati sopra riportati, emerge un’assoluta sproporzione nella ripartizione del rimborso delle spese mensili dei soggetti celiaci di sesso femminile con quello maschile, incidendo notevolmente sui principi costituzionali del principio di uguaglianza previsto all’art.2 Cost. e della tutela del diritto alla salute disciplinato all’art.32 Cost. 
Pertanto, al fine di assicurare la tutela dei diritti sopra descritti e nel pieno rispetto dei diritti e delle istanze di tutti i cittadini, l’Associazione ha richiesto al Ministero della Salute e per conoscenza al Servizio Sanitario Nazionale, all’ Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA) e all’Associazione Italiana Celiachia di fornire delucidazioni in merito a: 
1) quando e come viene accertata la patologia del soggetto ritenuto celiaco;
2) quali sono le caratteristiche patologiche e fisiologiche del soggetto maschile adulto celiaco e quelle riferite al sesso femminile adulto;
3) se vi sono differenze patologiche e fisiologiche, quali sono i prodotti dietetici senza glutine che può assumere un soggetto maschile adulto celiaco e quali quelli adulti di sesso femminile;
4) quali sono i fattori patologici e fisiologici che incidono sull’esenzione gratuita di spesa mensile per i celiaci adulti di sesso femminile e maschile;
5) quali sono i criteri di separazione e/o di differenziazione sull’esenzione gratuita di spesa mensile per i celiaci adulti di sesso femminile e maschile;
6) qual è l’autorità che fissa i criteri di erogazione del tetto di spesa mensile per i celiaci adulti di sesso femminile e maschile;
7) qual è l’organismo di controllo sui criteri di erogazione del tetto di spesa mensile per i celiaci adulti di sesso femminile e maschile.
In relazione a quanto emerso, attendiamo fiduciosi una risposta che vada a soddisfare le perplessità suscitate dai consumatori per una disparità che sembra non avere fondamenti.

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