Il 23 maggio 2013 il Campidoglio è stato teatro della stipula dell’accordo siglato tra Fastweb, Acea e Telecom Italia che consentirà a circa 950.000 utenti (tra aziende e famiglie), entro l’anno 2014, di poter usufruire di un collegamento internet superveloce che sfrutterà in download una velocità pari a circa 100 megabyte al secondo.
Come supervisore dell’incontro quel giorno era presente l’allora primo cittadino della Capitale, Gianni Alemanno; con lui anche i maggiori rappresentanti delle varie aziende che hanno preso parte alla stipulazione: Stefano Paggi responsabile di “Open Access – Telecom Italia”, Alberto Calcagno, amministratore delegato di “Fastweb” e Aldo Stracqualursi, direttore operativo di “Acea Distribuzione”
L’investimento del progetto denominato “NGN Servizi a Banda Ultralarga” è stato economicamente di 300.000.000 di euro.
Avviati i lavori per ampliare e ramificare più di 4.000 chilometri di fibra ottica che si estenderanno dalle diverse centrali ai numerosi “armadi” (circa 6.000) posizionati nei settori limitrofi alle abitazioni; quest’ultimi (gli armadi) saranno realizzati mediante l’utilizzo di componentistica elettronica all’avanguardia ( e quindi di ultima generazione).
Con queste premesse si è potuto oltrepassare l’”ultimo miglio” ovvero l’ostacolo di natura tecnica che si era frapposto in questi anni tra la Capitale e la supervelocità di internet; ora si potranno sfruttare a livelli, in questi ultimi anni impensabili, le straordinarie risorse della condivisione, dello streaming e in primis del download grazie alla potenza dei 100 megabyte al secondo.
di Ashok Bulgarini