Prezzo affitto: da concordare privatamente

 

L’Associazione Codici – Centro Nazionale per i diritti del cittadino – ha redatto un dossier sugli affitti di Roma rilevando che nel 2013 i prezzi del mercato immobiliare sono diminuiti del 7,1%. La forte diminuzione degli affitti non ha toccato solo due quartieri: Nomentano e San Lorenzo, che sono aumentati dello 0,8%.

Si possono notare le seguenti diminuzioni: Trigoria e Castel di Leva (-7,5%), Monteverde (-12,2%), Arvalia e Portuense (-11,1%), Aurelia (-9,9%), Colle Aniene e Collatino (-8,7%), Casilino e Centocelle (-8,4%).
Ma non solo, persino i Parioli sono nella lista dei quartieri in cui è diminuito l’affitto (-8%) e il Centro storico che ha risentito del 15,5% di diminuzione. Dal 2013 ad oggi la situazione non è di certo cambiata. Secondo le stime di immobiliare.it, una casa che si prende in affitto nel Centro storico può costare un massimo di 24 €/mq al mese, mentre una casa in periferia parte da un minimo di 9,30 €/mq al mese.
Aumentano gli affitti in nero nei quartieri universitari e su internet. Nei quartieri universitari molte volte è facile trovare uno studente che ha bisogno di una casa, perciò chi può ne approfitta, affittando senza contratto e a prezzi esagerati. Un affitto a uno studente comporta rischio zero, perché i pagamenti sono sempre in regola e quasi mai uno studente occupa la casa.
Cresce invece l’evasione su Airbnb. Federalberghi parte all’attacco di Airbnb dichiarando a “Economia e Finanza” di Repubblica che “il sommerso nel turismo è giunto a livelli di guardia, che generano una minor sicurezza sociale e il dilagare indiscriminato dell’evasione fiscale e del lavoro nero”.
Federalberghi non si vuole schierare contro la sharing economy, ma contro tutte quelle speculazioni che è più facile che non vengano viste all’occhio attento della Finanza.
Secondo “Il Fatto Quotidiano” l’UE ha deciso, con le nuove linee guida, di distinguere tra chi mette a disposizione la propria auto o casa occasionalmente per “arrotondare”, da chi invece lo fa a tempo pieno e professionalmente, sperando che la sharing economy sia utilizzata responsabilmente e non a danno dello Stato o dei cittadini.

Di Francesco Maiolo

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