Per lo Yemen é si, spose a 18 anni

Finalmente lo Yemen ha firmato la convenzione Onu sull’età minima del matrimonio, ovvero 18 anni, anche se ancora non esiste una legge che protegge i diritti di queste bambine.

Nel rapporto Onu si legge che in Yemen 10,4 milioni di persone su 24 non hanno cibo per sfamarsi e che 13 milioni non hanno nemmeno sostegno sanitario. Il 52% delle donne yemenite, secondo i dati Unicef e Oxfam, si sposano prima del compimento del diciottesimo compleanno con età media che si aggira intorno ai 14 e in alcune regioni culturalmente e scolasticamente sottosviluppate l’età arriva a sfiorare i 10 anni.
Nessuna legge é stata emanata a proteggere le donne/bambine, gli svariati tentavi di imporre limiti di età sono risultati inutile nonostante la pressione della comunitá internazionale. A livello legislativo, il Paese é tra i firmatari della proposta Onu di imporre il limite di etá per il congiungimento matrimoniale.
Il tentativo di interrompere questo fenomeno, che esula dai diritti umani, ha come obiettivo la risoluzione dei feedback che comportano matrimoni precoci e privi di moralità religiosa e maturità individuale. Il tasso di mortalità dei figli e delle madri risulta elevatissimo, conseguenza dall’incapacità anatomico-fisiologica di portare avanti una gravidanza senza esiti drammatici.
“Sono Sabaa. Sono Sabaa Mohammed Jader. Ho 15 anni. Parlo poco. Quello che ricordo della mia infanzia è la casa della mia famiglia adottiva a Odeya.” 
“Non mi hanno picchiata spesso, però mi hanno fatto di peggio. A 14 anni mi hanno chiuso in una stanza e mi hanno portato un uomo molto più grande di me. Mi dissero che dovevo sposarlo, mi hanno fatto sposare contro la mia volontà. Quell’estraneo che poteva essere mio padre era diventato il mio padrone”. Parole che descrivono la drammatica storia di un’adolescenza interrotta e di una bambina diventata donna troppo in fretta la cui gioventù è stata strappata con un dovere: il matrimonio, il quale dovrebbe essere una libera scelta, di unione civile e religiosa.
Esiste il telefono rosa per le donne yemenite, una hotline in cui gli operatori ricevono decine di telefonate disperate da giovani ragazze in cerca di aiuto dopo unioni forzate. Una delle responsabili afferma: “qui diamo alle donne yemenite tutta l’assistenza ed inoltre formiamo loro, ma sopratutto le aiutiamo a venir fuori con tutti i mezzi legali ed economici da condizioni sociali disastrose”. Quello che si cerca di fare é educare la comunità, coinvolgendo religiosi ed imam a parlare con famiglie spiegando loro che le tradizioni tribali sono religioni ma le persone hanno la libertá e il diritto di scelta e quindi prima dei 18 anni di età il matrimonio non dovrebbe esser contemplato.
 
di Sofia Diana

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