Se vi siete resi conto che più della metà dei prodotti alimentari nella vostra dispensa hanno tra gli ingredienti l’olio di palma, siete ancora in tempo per firmare la petizione volta a chiederne la sostituzione o eliminazione.
Attiva dallo scorso dicembre su change.org (https://www.change.org/p/stop-all-invasione-dell-olio-di-palma?), la petizione ha quasi raggiunto il numero di sostenitori necessari (113.902 su 150.000).
Quando si parla di olio di palma, si intende un olio vegetale ricavato dalla polpa dei frutti di palma, ad alto contenuto di vitamina E e beta-carotene, ma solo prima di essere raffinato.
La natura controversa del suo utilizzo risiede principalmente nel fatto che, sebbene sia di gran lunga meno dannoso del burro, dell’olio di cocco e di altri grassi idrogenati, l’olio di palma presenta un alto contenuto (50 %) di grassi saturi, grassi nocivi che, se consumati in maniera eccessiva, possono comportare l’aumento del colesterolo cattivo LDL e il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari. Perché molte aziende continuano allora ad usarlo? La risposta è facilmente intuibile: ci troviamo di fronte ad un olio molto “versatile” ma soprattutto economico.
Ad essere allarmante è anche l’impatto che il suo utilizzo ha sull’ambiente e sulla biodiversità. La realizzazione di vaste aree dedicate alla coltivazione di palme ha dato infatti avvio ad un processo di deforestazione e di distruzione delle foreste pluviali, soprattutto in Indonesia e Malesia, dove specie già ad alto rischio di estinzione come Orang-utan, tigri di Sumatra e rinoceronti sono minacciate in maniera direttamente proporzionale all’aumento delle piantagioni. A tutto ciò si aggiungono le ingenti emissioni di biossido di carbonio nell’atmosfera dovute agli incendi necessari per preparare il terreno alla coltivazione.
Nell’attesa che, oltre ad Ikea, Coop, Ld Market e MD Discount, altri grossi nomi della distribuzione alimentare (e non solo) rinuncino all’utilizzo di olio di palma, non resta che firmare e sperare che qualcosa cambi.
di Marta Mazzara