Nel 2004, l’Unione europea ha deciso che, entro il 2008, il NUE 112 avrebbe dovuto essere esteso a tutti i Paesi membri dell’UE. Molti paesi a decisione comunitaria approvata (2004) si sono adeguati praticamente subito alla normativa; l’Italia, al contrario, non si è adeguata alla direttiva dell’Unione europea nei tempi previsti e per questo motivo venne minacciata si sanzioni. Nel 2013, già il 27% dei cittadini europei conosceva l’uso diffuso del 112. La percentuale in Italia era del 5%.
Ora, dopo qualche anno di sperimentazione in Lombardia, la bimba Italia vuole far vedere alla madre Europa che ha imparato qual è il numero unico d’emergenza (NUE): il 112 sostituirà tutti gli altri, sostituendo quindi il 113, il 115 e il 118. La novità è arrivata con un emendamento alla riforma della Pubblica Amministrazione, che ha ottenuto il via libera della commissione Affari Costituzionali al Montecitorio. La chiamata al 112 può essere utilizzata in tutti i 28 Stati membri dell’Unione europea, così come anche in molti altri Stati di tutto il mondo (Russia, Svizzera, Ucraina, Islanda, Norvegia). Negli Stati Uniti d’America e in Canada le chiamate d’emergenza vengono trasferite al 911 non appena la persona compone il 112. Lo stesso avviene anche in alcuni Paesi dell’America latina.
di Andrea Poliseno