Nessuno controlla gli autovelox

La gestione degli autovelox nel nostro municipio è oggetto di costante discussione fra i cittadini, in particolar modo per l’uso poco equo che se ne fa nella zona della Pineta Sacchetti e della Galleria Giovanni XXIII. È interessante sapere che un giudice di Berlino ha fatto venire a galla una scomoda verità su questi controllori di velocità: la Seconda Sezione Civile ha chiarito che “Autovelox e apparecchi similari devono essere sottoposti a verifica periodica della taratura e che in assenza di tali controlli le sanzioni elevate non sono valide. Le tarature devono essere documentabili dalle amministrazioni che hanno in gestione gli apparecchi”.
Questi controlli vengono effettivamente effettuati dalle autorità competenti anche sugli autovelox della capitale che tanto caro costano a molti cittadini?
Esiste già un precedente a Roma, più nel dettaglio a Piazza Cavour dove un automobilista ha visto accolto l’11 maggio di questo anno il suo ricorso che ha cancellato una multa per eccesso di velocità rilevata con l’autovelox.
Nella sentenza in oggetto si sottolinea che “deve ritenersi affermato il principio che tutte le apparecchiature di misurazione della velocità devono essere periodicamente tarate e verificate nel loro corretto funzionamento, che non può essere dimostrato o attestato con altri mezzi quali le certificazioni di omologazione e conformità”.
Una sentenza che può essere storica nel suo contesto e che può aprire una falla di enormi dimensioni nella gestione di questi strumenti e sulla loro effettiva veridicità.

Di Valerio Bocci

Leave a Reply