Prima delle ferie natalizie, la Commissione Europea ha presentato un “Eurobarometro” su PMI europee e efficienza delle risorse e mercati verdi, secondo cui
…rispetto al 2012, c’è stato un maggiore sfruttamento delle potenzialità delle PMI nella green economy. Posto il 64% dell’inquinamento dell’Unione deriva da PMI (che del resto solo la maggioranza delle imprese) è evidente che la loro riconversione verso una maggiore efficienza delle risorse rinnovabili, il riciclo e le produzioni di beni e servizi green è strategico per il la salvaguardia dell’ambiente. Dai dati dell’Eurobarometro emerge che ben il 93% delle PMI europee sta attuando investimenti verdi con aumento in efficienza e risparmio energetico (dal 62 del 2012 al 67% del 2013), riduzione di rifiuti (da 62% a 67%), risparmio di materiali (da 57% al 59%) e di acqua ( da 50% al 51%). Tuttavia la maggior parte delle imprese che hanno investito (il 63%) lo ha fatto per far fronte alla crisi e ridurre i costi di energia e materie prime e solo il 28% è stata mossa da fini ambientalisti. Infatti la scelta del “go green”, si è rivelata una mossa strategica anche da un punto di vista economico: la maggior parte delle imprese che ha effettuato questo tipo di investimento non ha avuto costi aggiuntivi (25%) o, ha addirittura ridotto i costi di produzione (42%) dopo aver recuperato l’investimento.
di Raffaela Neri