L’Europa Tradita: Lezioni dalla moneta unica

Il 3 dicembre si è tenuta la presentazione del libro L’Europa Tradita: Lezioni dalla moneta unica di Giuseppe Di Taranto presso l’Università Europea di Roma. Il dibattito ruota intorno all’Unione Europea e all’euro.
Tra i vari relatori P. Luca Gallizia, L.C. Magnifico Rettore dell’Università, Antonio Fazio ex Governatore della Banca d’Italia, Antonio Guarino (giurista) e Giorgio La Malfa (politico e accademico italiano).
Nonostante tutti Europeisti convinti all’epoca dei padri fondatori dell’Unione Europea ognuno sottolinea il mal funzionamento di fondo del sistema e le sue criticità.
Giuseppe Guarino sostiene l’illegittimità del Patto di Stabilità e denuncia questa cosa con un esempio bellissimo: come indurre una modella all’anoressia è un reato, cosi dovrebbe essere indurre all’anoressia economica, peggio in questo caso perché trattasi di costrizione!
Prosegue il dibattito con una breve lezione di macroeconomia tenuta da Antonio Fazio che ci riporta dati molto allarmanti sul Pil, sugli investimenti e sulle esportazioni dell’Italia in confronto a quelli degli altri Stati dell’Ue, a sottolineare il fatto che proseguire su questa strada non è una buona ricetta per uscire dalla crisi ma anzi l’Italia sta perdendo sempre più competitività.
Giorgio La Malfa ricorda che nel 1990 prima della nascita dell’euro, per come era stato progettato, nessun economista americano, progressista o conservatore ha mai puntato / scommesso sulla sua riuscita (altro punto su cui riflettere).
Conclude Giuseppe Di Taranto criticando non l’euro in sé ma su come è stato applicato e su come si sta sviluppando sotto le regole Ue. “In questo quadro solo una nazione si è avvantaggiata: la Germania. Se non ci fosse stato l’euro infatti il marco si sarebbe rivalutato, dal 2002 (anno di entrata dell’euro), del 40% e i tedeschi, che vivono di esportazioni, avrebbero esportato molto meno.

di Pier Armando D’Amico

 

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