Nel nord-est dell’Etiopia la maggior parte delle persone per sopravvivere è costretta a camminare per decine di chilometri per raggiungere delle fonti d’acqua, per di più contaminate.
Per questo motivo è nato il progetto Warka Water Tower, sviluppato da un gruppo di ingegneri di una società di design italiana per produrre acqua potabile derivante da pioggia, rugiada e nebbia. La torre è alta nove metri e larga tre, è una specie di grande albero formato da steli di bambù.
Il suo funzionamento sfrutta l’escursione termica tra giorno e notte: l’aria si condensa in goccioline d’acqua che si depositano sulle fibre della rete interna alla struttura. Qui scivolano in un bacino e l’acqua arriva attraverso un tubo ad una fonte.
di Valerio Bocci