La prevenzione dal basso

L’Italia è un paese dal diffusissimo rischio idrogeologico e sismico, non smetteremo mai di ripeterlo. Le armi a nostra disposizione riguardano l’utilizzo del suolo, come e dove costruire, rafforzare i territori deboli e, ultimo ma non meno rilevante, la formazione per sensibilizzare la cittadina all’argomento e alle buone pratiche. In un periodo come questo, in cui la fiducia nelle istituzioni e la politica continua a vacillare, si sente spesso parlare di “azioni dal basso”, cioè azioni, politiche e non, che vedano in primo piano il cittadino come soggetto auto-organizzante.
Bene, anche per la prevenzione vogliamo usare questo termine, ma in un senso diverso: utilizzando il termine “dal basso” intendiamo che bisogna partire da chi deve ancora crescere e si sta alzando verso la vita, i bambini.
L’inizio del weekend appena trascorso ha visto le giornate conclusive dell’ottava edizione “Scuola multimediale di protezione civile”, promosso dal Dipartimento della Protezione Civile con l’obiettivo di approfondire nelle scuole la conoscenza dei rischi presenti sui territori: terremoti, alluvioni, vulcani, maremoti, ma anche rischi provocati dall’attività umana. Il progetto ha visto la partecipazione di 10 Regioni, 59 istituti e 15000 bambini delle classi 4° e 5° della scuola primaria e 1° della scuola secondaria di primo grado. In accordo con i tempi, il programma è stato portato avanti anche grazie alla creazione di una piattaforma multimediale, scuolamultimediale.protezionecivile.it., in cui, con approccio ludico, posso essere approfonditi gli argomenti trattati in classe.

Di Andrea Poliseno

Leave a Reply