La fondazione Santa Lucia e le ricerche nello spazio

 

La distanza spazio terra non risulta essere d’intralcio per l’astronauta Samantha Cristoforetti, la quale ha svolto con successo la seconda sessione di esperimenti ‘Blind and Imagined /Slink’.

L’astronauta italiana dell’Agenzia spaziale europea e capitano pilota dell’Aeronautica continua nell’attività scientifica e sperimentale della missione Futura.
Questo progetto è stato finanziato dall’Asi in collaborazione col Politecnico di Milano e l’Irccs Fondazione Santa Lucia composto di due esperimenti volti a studiare i cambiamenti nei movimenti dell’astronauta in assenza di gravità e il processo di adattamento del controllo motorio e della modellazione della gravità nel cervello dell’astronauta.
Il primo dei due protocolli denominato Move Sb, esposto dall’equipe sperimentale di Neuroingegneria e Robotica Medica del Politecnico di Milano, capitanato da Alessandra Pedrocchi, prevede che Samantha Cristoforetti, partendo da una postura eretta, con i piedi fissi al pavimento, raggiunga due punti sulla parete di fronte a lei con gli indici. Affinchè sia possibile tale azione motoria sul pianeta Terra, si necessita dell’integrazione del controllo del movimento di puntamento con il controllo dell’equilibrio. La stessa azione in volo permette all’astronauta di aggirare il problema di mantenimento dell’equilibrio e il target dell’esperimento è di comprendere come cambia l’organizzazione dei segmenti corporei coinvolti (tronco, gambe, braccia). Tale movimento è stato fatto dall’astronauta sia ad occhi aperti sia ad occhi chiusi, studiando il coinvolgimento della vista.
Il secondo protocollo sperimentale, capitanato dalla professoressa Myrka Zago del Irccs Fondazione Santa Lucia, prevede il lancio di una pallina da tennis virtuale contro la parete di fronte e la sua ripresa con diversi livelli di forza. L’obiettivo in tal caso è lo studio del meccanismo di interiorizzazione della gravità nel cervello e come si modifica per mezzo dall’esperienza e della gravità.

Tali esperimenti vengono condotti da due giovani ingegneri, che svolgono ricerca nei centri sopracitati: Claudia Casellato del Politecnico di Milano e Silvio Gravano di Irccs Fondazione Santa Lucia.

 

di Valerio Lofoco

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