La capitale dell’anarchia

In questo suo delicato momento storico, senza sindaco e con un commissario speciale, Roma sembra una città allo sbando, perennemente in ostaggio milioni di disagi che ovviamente si riflettono tutti sui cittadini comuni. In quanto capitale, la città eterna è falcidiata da continue manifestazioni e proteste per qualunque tipo di problema, senza dimenticare il giubileo e i preparativi per tentare la candidatura alle Olimpiade del 2024.
Tutto questo la rende a dir poco invivibile. Tuttavia le responsabilità sono a tutti gli effetti dell’amministrazione che non riesce a gestire in maniera efficace questi eventi: Tra cortei, sit-in, eventi sportivi e scioperi, il calvario è andato avanti ininterrottamente e la soluzione sembra ancora lontana.
Certo è che basterebbe per esempio evitare la sovrapposizione di più eventi di grossa portata, di evitare i lavori di manutenzione nelle ore del giorno e nel decentralizzare le manifestazioni che durante tutta la settimana intasano il centro storico.
Fra un mese ci sarà un nuovo sindaco che avrà certamente molto su cui lavorare, chiunque sia.

Di Valerio Bocci

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