Nel suo intervento ha teorizzato che le maggiori aziende di successo a livello mondiale sono diventate tali poiché vi è stato un intervento imponente da parte dello Stato con Fondi Pubblici e/o decentralizzati. In tal modo le aziende hanno avuto a che fare con un finanziatore “paziente” poiché non ha puntato ad una rapida uscita dall’investimento come potrebbe succedere nei Fondi di Private o Venture Capital.
Tuttavia non sempre questo garantisce investimenti in ricerca e sviluppo. E, soprattutto, non bisogna sperperare Fondi Pubblici a pioggia come di solito si tende a fare.
Secondo quanto asserito dall’economista il successo della Apple è stato conseguito attraverso l’assemblaggio, con un forte senso del design e della semplicità, di tutte le tecnologie già esistenti e finanziate dallo Stato in altro momento.
Un IPhone così Smart che all’interno contiene, Internet, il Gps, il sistema di comando vocale Siri e lo schermo tattile, tutti finanziati dai contribuenti americani.
Le istituzioni pubbliche decentrate hanno collaborato in maniera fattiva proprio perché la mission dello Stato è quella di innovare e contribuire alla crescita e allo sviluppo del proprio Paese.
Non si può pensare di correggere, come avviene in Italia, solo i fallimenti del mercato, non investendo in aziende ad elevato contenuto tecnologico che porterebbero benefici economici sia allo Stato che alle aziende stesse.
di Donatella Carriera