Il dramma brasiliano non ha colpevoli

Mentre il fango tossico continua a riversarsi dal Rio Doce all’oceano, la compagnia Samarco responsabile del crollo delle due dighe in Brasile annuncia che non firmerà l’accordo per risarcire le vittime del disastro ecologico.

La compagnia si è giustificata sostenendo che sta ancora studiando la documentazione dell’accordo, ma è evidente come la Samarco non voglia prendersi le proprie responsabilità.
Intanto a rimetterci è la popolazione del luogo che conta 12 persone scomparse e una situazione di vita precaria a causa anche dell’inefficienza del governo brasiliano: il procuratore William Meneghim, che ha accompagnato sul luogo gli ispettori delle Nazioni Unite, ha dichiarato che la popolazione sta combattendo da sola conto il potere economico delle grandi miniere.
 
di Valerio Bocci

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