I romani lasciati soli a fronteggiare il problema delle buche

La situazione delle buche a Roma rimane sempre un problema costante e prioritario nella storia della Capitale: ad oggi la situazione è peggiore che mai, con i cittadini romani che debbono provvedere da soli a chiudere le buche o a recintarle al fine di segnalarle. Tutta la città è investita da questo problema, non esiste quartiere che ne sia immune. Per dare un segno tangibile dei disagi provocati dalle buche basti pensare che nei primi 3 mesi del 2016 sono stati registrati più di duemila interventi a causa di dissesti e altrettanti incidenti stradali provocati da nuove voragini del terreno.
I motivi di questo apparentemente irrisolvibile problema sembrano essere diversi ma alla base vi è certamente un’azione illegale. Come spiega Pignatone, capo della Procura di Roma “L’illegalità incide anche nella vita quotidiana. Prendiamo a esempio le buche di Roma? Nascono anche dal fatto che le imprese per vincere la gara pagano un pizzo, una tangente, una bustarella a un funzionario del Comune e poi anche a quello che dovrebbe controllare i lavori.
L’imprenditore rientra di quel denaro facendo male il lavoro. Il lavoro va rifatto e questo porta a ulteriori guadagni. Da questo si vede come l’illegalità incida nella vita quotidiana, perché poi in quella buca ci si cade col motorino”. Già, e “i morti per le buche – conclude il procuratore – sono il doppio di quelli per omicidio”. Un dato impressionante che non può farci restare indifferenti.

Di Valerio Bocci

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