Ai giorni nostri tutto è social, tutto è condivisione – non nel senso più filantropico del termine, ahinoi, ma pace – tutto è “sharing”: le foto delle vacanze, le imprecazioni contro i mezzi pubblici inefficienti, la pubblicizzazione di eventi. Il passaparola, si sa, è alla base di questa pubblicità: più se ne parla, più si fa conoscere il prodotto/l’attività, maggiori sono le possibilità di successo di essi.
Ma può funzionare anche con la cultura? Con i libri? Di più: con le nuove proposte della piccola e media editoria?
È questa la nuova sfida delle Biblioteche del Comune di Roma: creare una rete di proposte di lettura attraverso i social network. L’iniziativa “Dona un libro alle Biblioteche di Roma”, presentata il 6 dicembre nel corso di “Più libri più liberi” e che proseguirà fino a sabato 28 febbraio, prevede la partecipazione attiva di tutti gli utenti delle Biblioteche. La procedura è semplice e divertente: basta scattare una foto che vi ritragga con il libro proposto in testa, postarla su Twitter menzionando @bibliotu o, su Facebook, Biblioteche Di Roma, e citando il titolo del volume che verrà infine donato alle Biblioteche di Roma. La parte social si arricchisce poi con la classica “nomination” di almeno due amici perché facciano lo stesso. #hointestaunlibro: un hashtag che va d’accordo con #sharingiscaring e #readforlife. Della serie: #solocosebelle.
di Annalisa Bifolchi