Servendosi di componenti elettronici, circuiti, altoparlanti, motori e fili, Orts ha realizzato delle installazioni attorno a questo elemento. Studiando la lunghezza esatta dei tubi, indagando sul suono e scomponendo la profondità sonora dell’acqua, l’artista ha inventato dei circuiti elettronici per estrarre dal suono dell’acqua le note che essa contiene. Si può dire: musica creata con l’acqua.
La particolarità delle sculture sonore installate è che sono sensibili alla presenza delle persone. I visitatori, aggirandosi attorno ad esse, generano delle interferenze nei sensori che producono suoni. Il risultato di questa interazione è la produzione di composizioni musicali. Il visitatore è il coprotagonista delle opere, in quanto i ritmi della melodia generati dalle sculture si adattano al suo passo.
I suoni dell’acqua spiegano il titolo scelto dall’artista, la parola “fania” significa rivelazione, poiché è rivelata la coincidenza che Orts ha trovato tra la poetica nata dall’acqua e la fisica, la constatazione che l’acqua contiene tutte le note musicali.
L’esposizione è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 21 con ingresso libero.
L’acqua è fonte di vita, la musica è espressione di vita. Hidrofanies è uno spettacolo mai visto e sentito prima.
di Valentina Barbanera