Disastro in Brasile, raggiunto l’Oceano

Nel più completo silenzio dei media, lo scorso 5 novembre si è consumato in Brasile il disastro ambientale più grave della storia del Paese: due dighe contenenti vari milioni di rifiuti di scarto da operazioni minerarie sono crollate.
Un flusso inarrestabile di fango ferroso contaminato da arsenico, piombo, cromo e altri metalli pesanti ha invaso la città di Mariana. La fanghiglia che ha causato la morte di 17 persone e costretto altre centinaia ad abbandonare le proprie abitazioni è il prodotto di scarto delle operazioni minerarie effettuate per l’estrazione del ferro. Sessanta milioni di metri cubi, finiti nel Rio Doce che stanno contaminando acqua e terreni, distruggendo la flora e la fauna che incontrano nel loro percorso.
Intanto il fiume di melma è arrivato all’Oceano: tra le principali vittime di questo disastro ambientale ci sono gli indiani Krenak, il popolo indigeno che vive sulle rive del fiume contaminato. Il fango è dappertutto, e avvolge pesci ed altri animali morti.

di Valerio Bocci

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