I medici italiani lavorano eccessivamente, molto di più di quanto previsto dalla direttiva sull’orario di lavoro ai medici che lavorano nel servizio sanitario pubblico.
La direttiva europea in vigore, relativa ai lavoratori, prevede un orario di lavoro massimo, compresi gli straordinari, di 48 ore a settimana. In aggiunta, questa prevede 24 ore di riposo settimanale e almeno 11 ore di riposo ininterrotte al giorno. La normativa italiana attualmente vigente non prevede nulla di tutto ciò, neanche un periodo di riposo minimo. La Commissione ha analizzato, in particolar modo, la condizione del settore sanitario, rilevando pensanti anomalie. La media dell’orario di lavoro dei medici italiani si aggira intorno alle 60 ore settimanali, ben lontano dalla soglia delle 48 ore stabilite nella direttiva, oltretutto in totale assenza di un riposo giornaliero e settimanale minimo garantito.
Nel maggio scorso la Commissione aveva già presentato un parere motivato all’Italia invitandola a conformare la legislazione nazionale alla direttiva, ma la reiterata evasione dei criteri stabiliti da tale norma ha indotto la Commissione a deferire il paese alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
di Matteo Panetta