Ma questi fondi che fine faranno? Il Presidente della Pro.Villa Capricchia, Roberto Guerra, ci ha spiegato che “…i fondi raccolti, saranno assolutamente tracciabili e serviranno alla creazione di un’ampia area di accoglienza destinata alla collettività ovvero a coloro che volendosi recare a Capricchia non sanno più dove alloggiare poiché le loro case non sono più esistenti o sono inagibili. L’idea è quella di realizzare su un’area di proprietà della pro-loco una sorta di “villaggio diffuso” composto da una zona conviviale dove si può mangiare e giocare e ritrovarsi, tra l’altro questa zona è già stata creata, una zona dedicata ai bagni e alle docce e una zona dove sarà possibile istallare moduli abitativi e roulotte per coloro che vorranno soggiornare da noi in maniera adeguata”. Potrebbe tutto questo sembrare una situazione provvisoria ma Guerra ci chiarisce che al momento è una soluzione immediata poiché taglia i tempi della burocrazia, che consente di far superare la stagione fredda in condizioni dignitose non solo a chi abita a Capricchia ma anche a coloro che abitano in altre frazioni di Amatrice, e contemporaneamente è destinata anche a chi lavorando a Roma intende comunque continuare a fare la vita di due mesi fa, tornare a Capricchia. Quando sarà tutto lottizzato per una seria ricostruzione della frazione, l’infrastruttura realizzata potrà essere riutilizzata come polo turistico. Insomma la CONEPRO ha scelto un bel progetto di solidarietà, molto concreto, molto serio, rivolto effettivamente al sostentamento delle aree e delle persone colpite dal terremoto del Centro Italia. Siamo sicuri che la raccolta fondi CONEPRO che si chiuderà il 6 gennaio 2017 consentirà di raccogliere e destinare al progetto di rinascita di Capricchia ancora tanti fondi. E allora in bocca al lupo ai commercialisti della CONEPRO e in bocca al lupo alla Pro. Villa Capricchia.
Di Donatella Carriera