Carmine Lizza, geologo e responsabile nazionale Anpas di Protezione Civile dice “Stiamo coltivando i volontari della protezione civile di domani” ma, oltre a questo, bisogna insistere sull’importanza educativa e culturale di tale esperienza.
Le modalità dei campi, le attività, le esercitazioni, non solo insegneranno buone pratiche di protezione civile e sicurezza, ma aiuteranno i ragazzi a comprende l’importanza del lavoro di gruppo e del senso di appartenenza di comunità, idee alla base dell’esistenza stessa della Protezione Civile.
Tali pratiche e valori saranno poi utilizzabili dai ragazzi, seppur in piccolo, nella vita di tutti i giorni e pronti ad essere generalizzabili in situazioni di emergenza e soccorso. In una società come la nostra che va sempre di fretta e sempre più veloce, in cui i ragazzi sono circondati da tecnologie sempre più innovative, esperienze di questo tipo permettono un “reale e pratico” senso di comunità e di interazione con il gruppo, insegnando ai ragazzi la differenza tra “social network” e “gruppo sociale”.
di Andrea Poliseno