Mercoledì 22 giugno è stato pubblicato sull’edizione online del giornale tedesco Der Spiegel un impietoso reportage che prende di mira la nostra “tanto amata” Atac, definendola “un’azienda rinomata per la sporcizia e per i ritardi record dei suoi mezzi” e che solo “negli angoli più remoti della terra potrebbero esserci delle società peggiori, ma in Europa è difficile da immaginare”.
Un’analisi davvero impietosa dell’azienda capitolina, nella quale non mancano punte di ironia: “Atac pianifica e monitora tutto ciò che si muove nella capitale italiana. Questo è probabilmente il motivo per cui regna così spesso il caos. Quando piove, per esempio, la metropolitana si blocca perché si allaga rapidamente”. E la situazione non migliora con il bel tempo: “I bus arrivano in ritardo anche quando il sole splende. […] Sono tutti sporchi, in estate bollenti, in inverno gelidi e in ogni stagione sono pieni di borseggiatori. Non c’è da stupirsi che la maggior parte dei clienti viaggi senza biglietto”.
L’articolo continua con un accenno a Marco Rettighieri, definito Saubermann – moralizzatore – e alla sua dichiarazione circa le vetture Atac che sulla carta dovrebbero essere 1980, ma che in realtà di queste ne circolano solo 1.410. “Dove sono le altre? A quanto pare nessuno lo sa. Piuttosto spudoratamente Rettighieri afferma anche che gli autobus hanno una media di dieci anni, decine di milioni di chilometri percorsi sulle strade romane e che hanno un consumo di gomme folle”.
Nemmeno i dipendenti vengono risparmiati: “Un totale di 12.000 dipendenti si prende cura del traffico di Roma. Alcuni sono temporaneamente esentati per problemi sindacali. E questo è certamente ragionevole”. Lo è meno però quando “uno dei sindacati proclama uno sciopero la sera della partita di calcio Italia-Belgio”. Una coincidenza bella e buona.
In chiusura, un accenno alle elezioni amministrative, che secondo l’autore Hans-Jürgen Schlamp sono state vinte dal Movimento Cinque Stelle proprio grazie al malcontento dei cittadini romani e al loro “rifiuto della politica esistente. Da destra a sinistra, da Berlusconi a Renzi, senza eccezioni. Grillo e il suo sindaco romano dovrebbero effettivamente accendere 12.000 candele – una per ogni dipendente dell’Atac”.
Fonte: www.spiegel.de
Di Benedetta Carulli