Tra i due una sostanziale identità di vedute sulla questione ambientale rispetto alla quale occorre intervenire con urgenza. Sottolineando l’attesa per l’Enciclica e per l’intervento di Bergoglio al ‘Palazzo di vetro’ il 25 settembre, Ban Ki-Moon, ha avuto parole di elogio: “Papa Francesco è una delle voci morali più appassionate” nella difesa della terra e degli ultimi e “io plaudo alla sua leadership, è necessario cambiare atteggiamenti, stili di vita, per incidere sui cambiamenti climatici”.
“Tutto il mondo, di credenti e non credenti, attende la prossima enciclica di Papa Francesco sui temi dell’ambiente. Il Pontefice l’ha preannunciata nei giorni scorsi al segretario dell’Onu Ban Ki-Moon”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti osservando che “l’altissima autorità morale del Papa, la sua costante attenzione agli ‘ultimi’, il suo insistere sulla dimensione ‘etica’ del problema stanno rendendo questa Enciclica un punto di riferimento ancor prima che venga resa pubblica. Credo che, a pochi mesi dalla conferenza sul clima di Parigi, le parole del Pontefice rappresenteranno un impulso decisivo, un invito potente alla responsabilità dei governi del mondo, il più importante viatico a quell’accordo globale che è a portata di mano ma che ancora oggi non è scontato. Solo Papa Bergoglio può spiegare fino in fondo lo spessore morale dell’impegno che ci attende nella capitale francese. Sono convinto che il Pontefice, immenso pastore di anime, più e meglio di tutti gli altri saprà trovare gli argomenti più appropriati per spiegare ciò che tutti sappiamo ma che a volte fingiamo di dimenticare e cioè che salvare il pianeta significa non solo preservare la natura, le specie animali e vegetali, ma soprattutto salvare l’uomo. Significa costruire un futuro equo e sostenibile per tutti gli uomini e le donne della terra” conclude Galletti.
di Valerio Bocci