Alla scoperta delle accise

L’accisa dovrebbe essere una tassa di scopo, finalizzata cioè a un’emergenza da sanare. Eppure, a quanto denuncia il Coordinamento Nazionale Unitario dei gestori “continuiamo a pagare otre 19 miliardi di euro l’anno”.
Al momento, nel nostro paese si aggira attorno al 50% il rincaro sul prezzo della benzina dovuto alle tasse, questo in spregio alla violazione del principio costituzionale (ex art. 53) sulla tassazione progressiva diretta, secondo la quale è vietato distribuire indistintamente l’onere tributario a persone che hanno redditi non uniformi.
In realtà in pochi sanno che ogni accisa avrebbe una data di scadenza. Ciò che accade poi nella realtà dei fatti, è che lo Stato, forte del fatto che nessun cittadino richiederebbe mai la messa in atto della data di scadenza dell’accisa di turno dal momento che non si è al corrente della cosa, lascia lì quella ennesima imposta, che si va ad aggiungere alla ormai lunga lista di precedenti accise anch’esse con una “data di scadenza” che nessuno mai però ha messo in atto.

di Valerio Bocci

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