Ad oggi l’esistenza di un software progettato da Vladimir Veselov e da Eugene Demchenko ha permesso di far credere che le risposte ad alcune domande fossero date da un tredicenne russo, residente a San Pietroburgo, chiamato Eugene Goostman.
Come ogni Intelligenza Artificiale Eugene è un programma sviluppato per simulare un adolescente che in centocinquanta sessioni di conversazioni durate cinque minuti grazie ad una tastiera, ha convinto i giudici di essere una persona reale nel 33% dei casi: per essere superato, infatti, il test deve ingannare con almeno il 30% delle risposte.
Eugene può essere considerato una «pietra miliare», secondo la definizione che ne ha dato il Professor Kevin Warwick, della University of Reading.
Molti furono i tentativi vani nel provare ad eludere chi interagiva con tale programma computerizzato; ma questa volta, nonostante rimanga lontano tale utilizzo dalla pratica quotidiana, il contributo scientifico ed informatico rimane di notevole prestigio. Si aprono contemporaneamente nuove frontiere in ambito legale, psicologico e della comunicazione umana e non.
di Sofia Diana