730 precompilato 2016

Venti milioni di contribuenti italiani sono destinatari del 730 precompilato 2016. Ma chi sono questi venti milioni di italiani individuati dall’Agenzia delle Entrate?
I lavoratori dipendenti e i pensionati. Ad essi infatti è destinata l’innovazione fiscale attuata già dal 2015 e che potranno utilizzare in autonomia oppure rivolgendosi al proprio Caf o direttamente al proprio Professionista.
Si tratta quindi di un’agevolazione che il fisco, a partire dal 2015, ha messo in campo per i contribuenti appartenenti alle suddette categorie, benché, non vi sia l’obbligo da parte degli stessi, dell’utilizzo. Infatti, qualora il contribuente riceva il modello 730 precompilato, potrà liberamente decidere di optare sia per la modifica e/o per l’integrazione, prima dell’invio, oppure per la presentazione con le modalità ordinarie o del modello 730 oppure del modello unico delle persone fisiche.
I dati che appaiono direttamente nel modello 730 precompilato, sono stati rilevati in primis dalla Certificazione Unica (ex Cud) che il sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente erogatore della pensione) ha l’obbligo di consegnare al contribuente e di inviare all’Agenzia delle Entrate. Mediante la Certificazione Unica il fisco accede, ad esempio, ai dati relativi al reddito percepito, alle trattenute regionali o comunali, alle ritenute Irpef, ai dati di familiari a carico.
Altri dati, poi, vengono rilevati direttamente dall’Agenzia delle Entrate, mediante la collaborazione con gli istituti di credito (per gli interessi sui mutui passivi), con le assicurazioni (per i premi assicurativi versati) con gli Enti previdenziali (per i contributi previdenziali versati). Oltre, chiaramente ad avere a disposizione dati contenuti nelle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti ovvero dati di spese che danno diritto a una detrazione da ripartire in più anni, come quelle sostenute per gli interventi di ristrutturazione, versamenti effettuati con il modello F24, le compensazioni eseguite e i contributi versati per lavoratori domestici.
Da quest’anno, inoltre, saranno disponibili anche i dati relativi alle spese mediche sanitarie, relative all’anno 2015, dati inviati direttamente dai medici entro il 31 gennaio 2016.

di Donatella Carriera

 

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